Storia del Brunello di Montalcino:
la scommessa di Clemente Santi

Tra genio e intuizione nasce il Brunello di Montalcino, oggi riconosciuto in tutto il mondo come uno dei fiori all'occhiello del centro Italia. Scopriamo insieme la sua storia.



Storia del Brunello di Montalcino



montalcino

Il Brunello di Montalcino DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) è un vino nobile prodotto nei vigneti toscani e più precisamente con uve del territorio di Montalcino, comune in provincia di Siena. Le sue origini sono molto lontane e si devono all’intuizione di Clemente Santi, un farmacista e chimico con la passione per la viticoltura. Grazie ai suoi studi e ai suoi esperimenti di vinificazione del Sangiovese in purezza, infatti, nacque il Brunello che nel 1869 ottenne il suo primo riconoscimento all’Esposizione Agraria di Montepulciano.
Durante il passaggio di secolo, i vigneti vennero decimati a causa del diffondersi della peronospera e della filossera. Fu così che Ferruccio Biondi Santi, nipote di Clemente, decise di studiare la creazione di un clone del vigneto Sangiovese. I suoi studi portarono, quindi, alla creazione del vigneto Sangiovese Grosso, ancora oggi utilizzato per la produzione di questo pregiato vino.
Il nome completo del vino Brunello di Montalcino apparve sull’etichetta delle bottiglie sempre grazie a Ferruccio Biondi Santi il quale credette, ancora una volta, nelle potenzialità e nella produzione di questo vino, divenuta ormai una tradizione di famiglia.
Nel corso dei due conflitti mondiali la produzione del Brunello rallentò e nel 1945 divenne un vino raro e costoso, difficile da trovare. Fu nel dopoguerra che la notorietà del Brunello di Montalcino crebbe sia a livello nazionale che internazionale, ottenendo nel 1966 un consorzio di tutela e la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata).
Nel 1980, inoltre, divenne il primo vino in Italia con la denominazione DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), aumentando così la sua notorietà e diventando uno dei vini italiani migliori al mondo.

L’origine misteriosa del nome


Il Brunello di Montalcino è un vino nobile italiano tra i più diffusi ed apprezzati al mondo. La sua denominazione deriva dal nome del territorio in cui viene prodotto, ovvero la zona collinare del borgo di Montalcino, località a sud di Siena. Molti studi attestano che in questo territorio si produce vino sin dai tempi più antichi. A testimonianza di ciò esistono numerosi ritrovamenti che risalgono all’epoca etrusca. Il termine Montalcino ha origini controverse: alcuni studiosi sostengono che derivi dall’unione delle due parole mons (monte) e Lucinus (Lucina, ovvero Giunone, dea Romana); altri, invece, sostengono che derivi dai termini mons (monte) e ilcinus (leccio). Quest’ultima teoria è quella più accolta in quanto lo stesso stemma del Comune di Montalcino riporta tre monti con sopra un leccio.
Il termine Brunello deriva dal fatto che proprio in questi territori viene prodotto un vigneto, il Sangiovese, con acini di colore scuro e, per questo, denominato Brunello dai viticoltori locali.

Brunello di Montalcino oggi


Il Brunello di Montalcino DOCG è un vino molto pregiato soprattutto per il fatto di essere prodotto solo ed esclusivamente nel territorio di Montalcino, le cui caratteristiche geologiche donano al vino il tipico gusto e colore. È senza dubbio uno dei vini più pregiati e conosciuti dell’enologia italiana, sia a livello nazionale sia internazionale. Molti estimatori lo considerano come una vera e propria opera d’arte enologica, tanto da diventare un simbolo di eccellenza italiana. Il suo prestigio è in continua crescita e ciò è evidente nelle classifiche di tutto il mondo dove ogni anno il Brunello di Montalcino ottiene importanti riconoscimenti. Riesce, infatti, a piazzarsi sempre in ottime posizioni nelle classifiche dell’importante rivista Wine Spectator, la più influente del settore.
Il Consorzio del Brunello di Montalcino, inoltre, ogni anno organizza Benvenuto Brunello proprio nel comune in provincia di Siena. Si tratta di un’iniziativa che consiste in diverse cerimonie, spettacoli, seminari e incontri durante i quali viene presentato e giudicato il Brunello prodotto nella vendemmia appena terminata. Il giudizio viene espresso in stelle (con un massimo di cinque) le quali vengono poi indicate nella piastrella commemorativa della vendemmia.

Degustazione in cantina


Le caratteristiche geologiche del territorio di Montalcino lo rendono uno dei territori più adatti per la produzione di vini. Ciò ha favorito la nascita di numerose aziende, molte delle quali organizzano varie degustazioni a cui potrai partecipare, previa prenotazione, e assaporare così i loro prodotti.
Tra queste non possiamo non nominare l’azienda Agricola Bellaria che dal 1963 produce il suo Brunello di Montalcino. I suoi fondatori sono i coniugi Assunto Pieri e Bruna Tempori i quali scelsero una delle zone più idonee per la loro produzione, da sempre basata sui metodi tradizionali.
Nel 2010 la guida dell’azienda passa al nipote Gianni Bernazzi con il quale si assiste ad un miglioramento sia in termini di logistica aziendale sia di marketing.
Le degustazioni di Brunello di Montalcino dell’azienda Bellaria sono tra le esperienze assolutamente da vivere se ti trovi in questo territorio. La location in cui si svolgono è una sala ricavata nella cantina di invecchiamento, dove il contrasto tra antico e moderno rendono l’ambiente molto suggestivo. Potrai prenotare varie tipologie di degustazioni, composte da un minimo di 3 bicchieri ad un massimo di 5, ognuno dei quali abbinato ad una pietanza tipica (bruschette, salumi, formaggi e biscotti), cucinata dallo stesso titolare Gianni Bernazzi. La visita si conclude in vigna dove Bernazzi illustra, in particolare, i metodi di produzione della propria azienda.
Potrai, infine, previa prenotazione, soffermarti per il pranzo o la cena durante i quali piatti tipici verranno serviti sempre in abbinamento ai vini aziendali.

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