Brunello di Montalcino:
3 consigli per degustarlo al meglio

Degustare un buon calice di Brunello può essere un’esperienza davvero indimenticabile, ma per apprezzarlo al meglio è importante berlo e servirlo in modo adeguato, predisponendo correttamente la sua degustazione. Ecco come vivere un’esaltante esperienza gustativa del Brunello di Montalcino.


Come servire il Brunello di Montalcino: decantazione e degustazione


Il Brunello di Montalcino è considerato a pieno titolo il re dei rossi toscani; la fama del Brunello di Montalcino DOCG, del Rosso di Montalcino e del Brunello di Montalcino Riserva DOCG è infatti ben nota non solo in patria, ma anche nel mondo.
Per prepararsi ad apprezzare appieno il re dei rossi toscani, è importante innanzitutto prestare la giusta cura alla decantazione. Assaporare un indimenticabile sorso di Brunello di Montalcino è un vero e proprio rito di gusto, e come tale richiede le giuste tempistiche, che partono già da alcuni giorni prima della degustazione. Una prima operazione utile consiste infatti nel posizionare in piedi la bottiglia alcuni giorni prima di stapparla.
Arrivato il momento, diverse scuole di pensiero suggeriscono di stappare la bottiglia il giorno prima di gustarla, così da concederle del tempo per esaltare i suoi naturali aromi, o di stapparla al momento, magari con un'ossigenazione dai venti minuti fino a un’ora.
Qualunque sia la tua opinione al riguardo, esistono alcune regole generali che ti aiuteranno a trarre il meglio dalla tua esperienza gustativa. Innanzitutto, la scelta dei bicchieri dovrebbe cadere su dei calici a tulipano largo, che esalteranno al meglio la complessità degli aromi del Brunello.
La temperatura ideale per consentirne la massima espressione dovrebbe invece aggirarsi intorno ai 20 o 22 gradi centigradi.
Per preparare al meglio i calici, potresti versare un goccio di Brunello di Montalcino in uno di questi per sciacquarlo e poi travasarlo in ciascun bicchiere.
Infine, potrai procedere a riempire i calici, con l’accortezza di occupare al massimo un terzo della loro capacità. Prima di servire il vino, sarebbe preferibile filtrarlo per rimuoverne i sedimenti.
A questo punto l’indimenticabile esperienza gustativa del Brunello di Montalcino potrà avere inizio.

Il Brunello di Montalcino: le 10 migliori cantine


Una volta ben chiare le corrette dinamiche per servire al meglio il Re dei rossi toscani, è fondamentale naturalmente disporre di una buona bottiglia di Brunello di Montalcino dalle migliori cantine del territorio.
Una visita alle cantine locali può infatti rivelarsi decisamente interessante e profittevole nel corso di una piacevole vacanza alla scoperta delle incantevoli terre toscane.
La lista delle possibili tappe potrebbe rivelarsi potenzialmente infinita, ma fra le varie ci sono in particolare 10 cantine che per varie ragioni potrebbero decisamente meritare una visita.
Innanzitutto l’Azienda Agricola Bellaria, incastonata in un incantevole e verdeggiante scenario di 40 ettari, di cui 3 a vigneti fra boschi e oliveti, a 500 metri sul livello del mare; qui viene tuttora portata avanti una pregevole produzione vinicola da un vecchio vigneto di circa 40 anni.
La zona è una delle più vocate alla produzione di Brunello di Montalcino e l’azienda vanta una lunga esperienza nell’arte della vinificazione, che porta avanti con l’amore e la cura tipiche delle imprese familiari sin dal 1963, tramandate di padre in figlio.
I vini Bellaria sono stati insigniti di molti riconoscimenti e possono non solo essere acquistati, ma anche degustati in molte interessanti varianti. Questa tappa quindi è sicuramente da non perdere non solo per l’elevata qualità dei vini proposti, ma anche per l’idilliaca bellezza della zona.
La storica Tenuta Greppo Biondi Santi è anche custode di diverse bottiglie provenienti da annate interessanti, come le riserve 2004 e 2006, tenute in alta considerazione da vari intenditori.
Un’altra azienda a conduzione familiare nella zona di Montalcino è la cantina Capanna di Montalcino, che pure organizza tour e degustazioni fra le vigne che sorgono sulla sua verdeggiante collina.
Nelle campagne senesi, l’Azienda Agricola Poggiarello si dedica a una viticoltura sostenibile e biologica e dispone di un castello che fa da scenario a cene con menù degustazione.
Un’altra pregevole cantina di Brunello di Montalcino, nonché centro ricerca enologico, è la Casanova di Neri, che include nella sua lista dei vini le etichette Cerralto, Tenuta Nuova ed Etichetta Bianca.
Interessante è anche la cantina San Polo, un’azienda innovativa che si ispira a principi di ecosostenibilità e bioarchitettura e propone degustazioni online, da assaporare comodamente a casa.
Se sei alla ricerca di bottiglie pregiate e rare sulle quali investire, la cantina Cerbaiona dispone di varie etichette di alta fascia, come ad esempio il Brunello La Cerbaiona.
Meritano poi una tappa anche la storica cantina Poggio di Sotto, il Marroneto e l’Azienda Agricola Uccelliera.

Il Brunello di Montalcino: degustazioni in cantina. Dove degustare il re dei rossi toscani


Per un’esperienza più varia e completa, puoi decidere di assaporare il Brunello di Montalcino con delle degustazioni in una di queste cantine, guidate da esperti vinificatori che sapranno avvicinarti al mondo dell’enologia elargendo le loro conoscenze nel settore.
Una delle migliori degustazioni disponibili è quella proposta dalla cantina Bellaria, abbinata a dei tipici piatti toscani, per un’esplorazione gustativa a tutto tondo.
Degustare questo delizioso nettare nella sua tipica cantina di invecchiamento, fra botti e barriques, può rappresentare un’esperienza davvero piacevole e suggestiva. E questa può essere arricchita anche da una visita didattica in vigna, per scoprire i segreti della cura delle uve e conoscere a fondo il percorso del Brunello dalla natura al calice.
Conoscere e assaporare il Brunello di Montalcino con questa degustazione può davvero offrire non solo un momento di piacere al palato, ma anche un indimenticabile ricordo di preziosi e intensi profumi e sapori, da custodire nel tempo.

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